Medicina di Genere: importante conoscerla

di Francesca Pontiroli

La diversità tra uomo e donna non è una grossa novità, e sottolinearlo potrebbe sembrare persino banale. Secondo gli esperti però queste differenze di “genere”, che comprendono caratteristiche sia biologiche sia socio-culturali, diventano importanti quando si ha a che fare con la salute perché sono determinanti nell’insorgenza, nello sviluppo e nell’andamento di una malattia.

Secondo uno studio pubblicato recentemente sulla rivista BMC Medicine, gli studi clinici che prendono in considerazione queste differenze di genere sono ancora pochi, in particolare, scarseggiano quelli riguardanti la pratica clinica intesa come diagnosi e terapia più adatta.

Le donne continuano a essere inoltre poco rappresentate negli studi clinici di fase 1 e 2, necessari per stabilire il dosaggio, gli effetti collaterali e la sicurezza dei farmaci, testati prevalentemente al maschile. Secondo quanto dimostrato negli ultimi anni dagli esperti, soprattutto nel campo della cardiologia, esistono patologie per le quali diventa necessario analizzare le differenze di genere. A rimetterci è la salute stessa della donna, nel senso di efficacia della terapia e successo terapeutico finale.

Le malattie cardiovascolari, spesso considerate maschili ma che rappresentano invece la principale causa di morte nelle donne di tutto il mondo, ne sono un esempio. Patologie che, a partire dalla sintomatologia stessa, possono risultare diverse, come nell’infarto del miocardio che spesso si manifesta, nell’universo femminile, con sintomi “atipici”, spesso sottovalutati. La speranza è che, nel nuovo decennio, la medicina di genere trovi il suo spazio in tutte le discipline per aumentare la consapevolezza, nella popolazione come nella classe medica, che le differenze a volte contano.

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